VIII Legislatura – Tornata del 20 novembre 1862
-Basili, e 248 per Raffaele Giovanni; gli altri voti andarono dispersi.
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numero dei voti attribuiti al Basile-Basili fosse legale, ossia sorpassasse il terzo degli elettori iscritti e la metà dei votanti. Quindi l'ufficio
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Il presidente Rusconi ebbe 348 voti sopra i 532, quindi più della metà, e risultò per conseguenza giustamente eletto. Vi è però qualche difficoltà
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procurargli dei voti, le quali cose quando non escono dai termini legali non costituiscono certamente un motivo di nullità dell'elezione.
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così fatto una votazione nulla, risulterebbe sempre che menomandosi i voti ottenuti dal signor Luigi Basile-Basili di questi dodici, il numero residuale
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verbale risulta che è bensì vero che la votazione non era legalmente chiusa, ma che però si era fatto il secondo appello e si stavano contando i voti
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Ebbe 190 voti il signor Scipione Staffa di Vincenzo, 91 il signor Augusto Vecchi di Fermo; altri ebbero minor numero di voti.
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Nessuno raggiunse il numero legale di voti; l'ufficio della sezione principale proclamò il 7 agosto il ballottaggio tra i due candidati che ottennero
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Debbo però far osservare che i signori Giuseppe Fioritti, Cesare Demartinis, De Plato Cesare, i quali ebbero ordinatamente 62, 54 e 45 voti in questo
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Pongo dunque ai voti le conclusioni dell'ufficio, che sono per l'annullamento dell'elezione fatta dal collegio di Erba.
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Intervennero al primo squittinio 155 elettori, ed i voti furono distribuiti nel seguente modo: il signor Mattia Montecchi ebbe voti 63, Federici
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L'esito di questa seconda votazione, alla quale presero parte 187 elettori, fu favorevole al signor Montecchi che conseguì voti 127 contro voti 59
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presidente. Pongo ai voti le conclusioni dell'ufficio II per la conferma dell'elezione del signor Cesare Augusto Vecchi.
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L'ufficio ebbe a considerare quale fosse l'influenza dei voti recati dalle due sezioni sopra il risultato dello squittinio, ed avendo verificato che
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In questo scrutinio furono dati 408 voti al signor Vecchi, e 198 al signor Sfaffa di Vincenzo; l'ufficio della sezione centrale dichiarò eletto il
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voti maggiore di quello riportato dagli altri candidati.
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In quanto al secondo argomento si è osservato che i voti delle sezioni di Candela e di Orta non potranno influire punto sul risultato dello
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presidente. Pongo ai voti le conclusioni della Commissione, le quali sono per l'annullamento dell'elezione.
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In esso votarono elettori 305, ed il signor maggiore Siculi ottenne voti 159 ed il dottore Gentili 144.
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Nessuno dei candidati avendo ottenuto il numero dei voti prescritti dalla legge, si dovette procedere al ballottaggio che seguì il giorno 20 luglio.
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ebbe voti 105 ed il dottore Francesco Gentili 66.
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Prati ottenne voti 159, il signor Luigi De Flaminiis 53, il signor De Cesaris 17; voti dispersi 16.
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Nel secondo scrutinio il cavaliere Prati ottenne voti 202, il signor De Flaminiis 4…
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presidente. Essendo propostala questione pregiudiciale, cioè che la Camera non debba occuparsi di questa elezione, la pongo ai voti.
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dicono che gli oppositori del signor Siculi abbiano usati di moltissimi mezzi affinchè i voti dati allo stesso fossero rivolti al signor Gentili. Quanto
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presidente. Pongo ai voti le conclusioni dell'ufficio V per la conferma dell'elezione del collegio di Pontassieve nella persona del maggiore Siculi.
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L'ufficio pertanto a pieni voti ritenne come non efficace l'elezione del signor Sacchi, e nello stesso tempo stimò non doversi censurare il Governo
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presidente. Pongo ai voti l'annullamento di questa elezione.
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(No! No! Ai voti! ai voti! — Rumori e vivi segni d'impazienza)
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tutti i suoi voti, tutte le sue deliberazioni.
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Accademia della crusca
